e non una pietra cosentino, per la pietra raccolta, del contrario di ogni colto e culto, che danneggia la poesia calabrese, con l'inferno sul nome e le vittime causate e dannate, per la golia dei dannati e l'economia, che ritrovano sulla probia via, senza la nostra poesia, il loro giudizio, con il stesso vizio e/o l'inizio, della fine del inferno, come vizio..
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